Vortici - Lino Di Gianni

Lino Di Gianni
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Vortici, a margine

Nel margine, la parola
si confonde si arrende
alle evidenze si nasconde
alle urgenze
bebè appena nata cerca
alla cieca il capezzolo da
suggere, ma va bene anche
la faccia della mamma,
va bene anche stare a guardare
pensosi, di sé, degli altri

della vita che comincia per i
ragazzi che scardinano le porte
per entrare nella primavere
della vita che s’attarda per
i vecchi che confrontano le medicine
si passano vecchie ricette di cibi
dismessi, mentre conservano i vestiti
comprati in anni passati,
levigati sassi sospesi nei
piccoli mari

nel margine le parole sono altre
altere o alterate o diverse da quelle
pensate, si alzano a testimoniare
di una piccola vita la grande guerra
la parte che ci tocca, la quota d’aria
d’amore e di dissenso, la sospensione
del tempo gravida dei figli
l’assenza delle pagine da girare ancora

rimane, nel margine, il gioco
assorto della bambina, tutto il mondo

è lì, mentre inginocchiata
spinge il suo legnetto decolorato
senza tossicità, quasi fosse il
bulbo che abbiamo piantato io e te,

e che adesso sta spuntando,
sai?

(lino di gianni)
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